Il Trentino è situato nel versante meridionale della catena delle Alpi, a contatto con la pianure padana e veneta. Il territorio della Provincia, che si estende per 6207 km², è quasi interamente montuoso. Esso non presenta però caratteri di omogeneità, ma assume invece una certa varietà di forme, nonché di condizioni climatiche ed ambientali. Il Trentino è formato infatti da diverse vallate prettamente alpine (ad esempio le valli di Sole e di Fassa), che si aprono ai piedi complessi montuosi più importanti, segnate da un clima piuttosto rigido, dalla presenza di ghiacciai e dall'abbondanza di acque, ma anche da vallate subalpine, altopiani e piccole pianure dal clima submediterraneo, dove è possibile anche la coltivazione dell'olivo (come ad esempio la riviera settentrionale del lago di Garda o la bassa valle del fiume Sarca).
 
Ambiente Naturale
Alcuni fattori, come la densità di popolazione relativamente bassa della Provincia, la presenza di vasti ambienti isolati e ad altimetria piuttosto elevata, l'istituzione di diverse aree naturali protette, un certo grado di rispetto degli abitanti per i luoghi naturali (seppur in pochi casi compromessi da infrastrutture e costruzioni), hanno permesso la conservazione di numerose specie animali e vegetali. Tra la popolazione faunistica del Trentino, estremamente varia, si possono ricordare alcune specie particolarmente numerose: gli ungulati (cervi, caprioli, camosci, e in misura minore stambecchi), lepri, volpi, scoiattoli, marmotte, galli cedroni. Il territorio del Trentino è ricoperto per circa il 50% da boschi (circa 300.000 ettari). Nei versanti più elevati esso è composto soprattutto da conifere, ma sono presenti anche faggi, aceri, frassini e sorbi. Tra le iniziative ambientali più importanti portate avanti dalla Provincia autonoma di Trento, va segnalato il Progetto Life Ursus, volto al ripopolamento nel Trentino dell'orso bruno (ursus arctos), il più grande e significativo mammifero delle Alpi. Agli orsi autoctoni trentini, prossimi all'estinzione, sono stati affiancati una serie di esemplari provenienti dalle foreste della Slovenia. Gli orsi, inseriti in un primo momento nell'area del Parco Adamello Brenta, si sono spostati anche nei territori limitrofi del Trentino occidentale, sconfinando anche in Alto Adige, Austria e Germania. In Trentino sono state istituite tre aree naturali protette (una nazionale e due provinciali): la parte trentina del Parco nazionale dello Stelvio - nel cuore delle Alpi centrali, esso include il gruppo dell'Ortles-Cevedale e le vallate alpine di Peio e Rabbi, dove sono presenti i due centri visitatori del settore trentino; il Parco naturale Adamello-Brenta - la maggior area protetta del Trentino, interessa ben 39 comuni tra le valli Rendena (che divide i due gruppi montuosi) di Sole, di Non e Giudicarie. I centri visitatori sono situati presso il Lago di Tóvel, a Daone (dedicato alla fauna), a Spormaggiore (dedicato all'orso), il Parco naturale Paneveggio-Pale di San Martino - nella parte orientale del Trentino, include il settore trentino delle Pale di San Martino, la parte orientale del Lagorai e la foresta di abeti rossi di Paneveggio. I punti dedicati alla visita si situano a Paneveggio (flora e fauna), in Val Canali (acqua e storia), a San Martino di Castrozza (geologia e vita in alta quota) e a Prà de Madego nel Vanoi (etnografia). In Consiglio provinciale sono state inoltre avanzate alcune proposte di istituzione di diversi nuovi parchi provinciali[2], mentre recentemente è stata approvata la legge (legge 11/2007[3]) che prevede il riassetto dei parchi trentini la futura istituzione di parchi locali la cui organizzazione può essere determinata dalle nascenti comunità di valle. Le aree individuate come possibili zone per le nuove aree protette provinciali o locali sono il Cadria-Tenno, il Lagorai-Cima d'Asta, il Latemar, il Monte Baldo-Garda trentino, il Monte Bondone e i territori del Pasubio-Piccole Dolomiti-Lessini.
 
Turismo
Le principali località turistiche sono centri a carattere montano, caratterizzate dalla presenza di numerosi impianti di risalita, spesso parte di ampi caroselli sciistici, e di strutture per la pratica degli sport invernali. Il centro più mondano della Provincia è Madonna di Campiglio, adagiata a 1.550 metri, sorta in una conca tra le Dolomiti di Brenta e le nevi perenni dell'Adamello e della Presanella, antica sede di un ospizio medievale dedicato a Santa Maria. A Campiglio (pista 3-Tre) vengono spesso disputate gare di slalom speciale della Coppa del Mondo di sci alpino. Accomunato dalla stessa origine, nel Trentino orientale si è sviluppato San Martino di Castrozza, attorniato dai prati un tempo custoditi dall'antico monastero di San Martino e Giuliano e dalle vette del più esteso fra i gruppi dolomitici, le Pale di San Martino. Da San Martino, valicando il Passo Rolle si giunge in Val di Fiemme (fra i centri maggiori, Cavalese, Predazzo e Tesero), vallata ricca di foreste e nota come importante centro sportivo, soprattutto per lo sci nordico, del quale ha organizzato due mondiali (1991 e 2003); a nord di Fiemme si estende la terra dei Ladini, la Val di Fassa, formata da diversi piccoli centri (i più grandi e forse i più conosciuti sono Canazei e Moena) e scolpita da alcuni fra i più rilevanti gruppi delle Dolomiti (Marmolada, Sella, Catinaccio). Numerose sono le frazioni adagiate sugli altopiani di Folgaria e Lavarone, antiche comunità di origine cimbra e importanti centri turistici sia estivi che invernali, non lontano dal confine con il Veneto. Nel Trentino occidentale, le due stazioni di Folgarida e Marilleva, unite al comprensorio del Passo del Tonale e al paese di Peio rappresentano i maggiori centri sciistici della Val di Sole. Infine, località turitiche di primo piano sono i paesi (Andalo, Molveno e Fai) adagiati tra le pendici della Paganella e il cuore del Gruppo dolomitico del Brenta. Altre zone interessate da impianti di risalita per la pratica dello sci sono l'altopiano di Brentonico, il Passo Brocon, la Panarotta e il Monte Bondone. Altre mete frequentate sono le stazioni climatiche sorte nei pressi dei diversi laghi della Provincia, apprezzate in particolare dai turisti stranieri. Fra queste, si possono ricordare Riva del Garda e Torbole sulla sponda settentrionale del lago di Garda e i diversi centri della Valsugana nei pressi dei laghi di Levico e Caldonazzo. Infine, importante è il turismo termale: i centri termali più importanti del Trentino sono sono Comano, ai piedi del settore meridonale delle Dolomiti di Brenta, Levico e Vetriolo in alta Valsugana, Peio e Rabbi nelle due vallate laterali della Val di Sole.
Fonte testi e contenuti: Wikipedia


Le case per ferie in Trentino Alto Adige

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